Il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga , coi suoi 150.000 ettari di estensione, è uno dei più grandi d’Italia …
La varietà e la ricchezza naturalistica dei suoi massicci e dei diversi versanti, le suggestive testimonianze storico-architettoniche si riflettono in una moltitudine di proposte, itinerari e visite per tutte le stagioni dell’anno.
Il Parco racchiude tre gruppi montuosi – la catena del Gran Sasso d’Italia, il massiccio della Laga, i Monti Gemelli – e si caratterizza per la presenza della vetta più alta dell’Appennino, il Corno Grande, che raggiunge i 2912 metri. Su questa catena è inoltre presente l’unico ghiacciaio appenninico, il Calderone, il più meridionale d’Europa.
Abitato da millenni, il territorio, oggi tutelato, reca tracce e testimonianze di eccezionale valore storico-culturale. Un patrimonio ricchissimo e vario, che va dal Neolitico al periodo italico e romano, dal Medioevo al Rinascimento, integrando reperti, siti archeologici, castelli, borghi fortificati, chiese, abbazie, eremi e mulini.
I Musei del Parco si presentano attraverso immagini fotografiche, reperti, efficaci pannelli esplicativi, coinvolgenti apparati multimediali, sovente interattivi: autentici “viaggi virtuali” che permettono di cogliere le realtà dei diversi ecosistemi dell’area protetta, scoprendo la straordinaria biodiversità di un territorio che si colloca tra le zone di maggior interesse naturalistico in Europa e nel Mediterraneo.
Il patrimonio della biodiversità agroalimentare conta prodotti di pregio come lo zafferano dell’Aquila, i fagioli, le cicerchie e in generale i legumi dell’area aquilana, i marroni e il farro della Laga, le carni, le ventricine, i formaggi, i mieli e tante altre produzioni di nicchia che in ogni parte del Parco, sono l’espressione più autentica del territorio.
Oltre ai sentieri d’alta quota che conducono verso il Corno Grande, il Monte Gorzano e le cime più elevate, percorribili in sicurezza solo d’estate, nel Parco è possibile fare l’esperienza di escursioni di vario livello e difficoltà sia a piedi sia a cavallo con l’ippovia più lunga d’Italia: 470 Km tra natura e cultura.
Un lungo percorso che permette di conoscere ed apprezzare uno straordinario patrimonio ambientale e culturale lungo vecchie mulattiere, carrarecce e sentieri tra paesaggi di incontaminata bellezza, paesi e borghi, pascoli e boschi di faggio e roverella.
Gli itinerari, per lo più già esistenti, vogliono ricalcare quelli che per secoli hanno collegato borghi e paesi divisi dal massiccio del Gran Sasso o che sono stati da sempre utilizzati dagli agricoltori per raggiungere i campi coltivati in quota.